“Il progetto di trasformazione digitale che stiamo realizzando risponde alla nostra visione di futuro ed è il risultato di un lavoro comune tra il comparto agricolo, colleghi e partner. Questo è quello che pensiamo di fare nei prossimi anni - spiega Pier Paolo Rosetti, Direttore Generale Conserve Italia- Siamo orgogliosi della nostra missione in cui la cooperazione resta al centro per creare un valore condiviso”.
Conserve Italia è un consorzio che riunisce 35 cooperative e 14.000 produttori, trasforma ogni anno circa 600.000 tonnellate di frutta e ortaggi, e comprende marchi storici come Valfrutta, Cirio e Yoga, il gruppo esporta in più di 70 Paesi. Per affrontare la transizione ecologica e digitale, il consorzio, ha avviato un piano industriale da 86 milioni di euro che toccherà sette stabilimenti italiani entro il 2026. Per l’intera parte intralogistica, l’azienda, ha sviluppato una partnership con E80 Group, riprogettando i processi chiave del suo stabilimento europeo più importante e integrando tecnologie avanzate e soluzioni digitali di ultima generazione. Il piano prevede una riduzione di 12.000 tonnellate di CO₂ ogni anno rispetto agli standard precedenti.
“Con l’aumento della complessità dei processi, il nostro sistema intralogistico e le nostre capacità di stoccaggio evidenziavano che avevamo necessità di evolverci", spiega Gabriele Brignani, Direttore Operativo di Conserve Italia.
Di fronte alla pressione di un mercato globale e a flussi sempre più articolati, il Gruppo ha ripensato completamente il proprio modello operativo. Lo stabilimento di Pomposa è il fulcro di un’evoluzione industriale significativa: la complessità crescente dei processi intralogistici ha reso indispensabile una svolta radicale, che lo ha portato, oggi, ad essere un modello dove tradizione e innovazione si incontrano per dare vita a una smart factory sostenibile e sicura, che garantisce la tracciabilità completa dei prodotti e risponde alle esigenze dei clienti rafforzando così la competitività del gruppo.
Questo progetto non è solo un investimento tecnologico, ma un passo decisivo verso un futuro in cui il plant di Pomposa sarà il punto di riferimento in un percorso che porterà l’intero comparto agroalimentare verso un orizzonte di progresso, dove sostenibilità e digitalizzazione sono le parole chiave, come spiega il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti.
“Dall’inizio della produzione in questo stabilimento, che è uno dei più grandi in Europa per le conserve vegetali, vi è stato un cambiamento continuo e radicale. Il plant è passato da essere prevalentemente dedicato alla lavorazione stagionale delle materie prime, ad una fabbrica di produzioni in continuo, 24/7, e il principale hub di spedizione del gruppo, ricevendo anche da altri siti i prodotti per completare gli ordini” conclude Gabriele Brignani.
Durante il processo d’implementazione del progetto il sito produttivo non ha mai smesso di operare. Grazie a una pianificazione rigorosa, l’intervento è stato realizzato in 14 step, garantendo continuità operativa, riducendo al minimo l’impatto sulle attività quotidiane e mantenendo la qualità in ogni fase. L’evoluzione ha coinvolto ogni reparto, richiedendo coordinamento e precisione per integrare nuove tecnologie senza interrompere la produzione, sotto la supervisione di un site manager e con il supporto di un ingegnere embedded presente per un anno dopo il collaudo. Questa figura ha affiancato manutentori e operatori, garantendo formazione continua, gestione delle criticità e un contatto diretto con il servizio di assistenza h24.
Il progetto non riguarda solo una trasformazione tecnologica, ma ha portato un cambiamento culturale. Ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza del lavoro di squadra e della gestione dei dati, fondamentali per garantire l’efficienza dei flussi e per supportare valutazioni tecniche, logistiche ed economiche. Ogni dettaglio è stato analizzato per assicurare performance elevate e affidabilità nel tempo. Grazie alla simulazione digitale, il layout è stato ottimizzato prima dell’installazione, evitando impatti sulla produzione.
"Abbiamo lavorato a quattro mani con il team di Conserve Italia, individuando nuove opportunità di ottimizzazione e avviando l’impianto senza fermare l’operatività", racconta Giovanni Vignoli, Project Manager E80 Group.
Le soluzioni di E80 Group hanno guidato la trasformazione, il sito oggi è dotato di magazzini automatici ad alta densità, progettati per ottimizzare lo spazio e gestire migliaia di pallet in modo rapido e sicuro.
Questi sistemi sono integrati con LGV (Laser Guided Vehicles), il tutto coordinato dalla piattaforma SM.I.LE80, che sincronizza ogni fase operativa, dal ricevimento delle materie prime fino alla spedizione del prodotto finito.
Gli impianti includono anche sistemi di pallettizzazione e fasciatura automatizzati, etichettatura robotizzata e soluzioni di picking, creando un sistema completamente integrato. Questa infrastruttura non è solo tecnologicamente avanzata ma è pensata per essere scalabile, modulare e pronta a evolvere con le esigenze future del mercato.
Il progetto di Pomposa rappresenta un modello replicabile: le tecnologie e i processi introdotti saranno estesi agli altri impianti del gruppo, con l’obiettivo di costruire una rete di stabilimenti smart, connessi e sostenibili. Una strategia che consolida la competitività di Conserve Italia e rafforza il percorso verso una filiera agroalimentare completamente digitalizzata.